Politica
Togliatti, i cattolici, l’occidente. La lunga lezione della svolta
Intervista Per Luciano Canfora, l’uomo di Mosca del ’44 è il vero fondatore del comunismo italiano. La dimensione nazionale, l’attenzione alle masse popolari e il dialogo con gli elettori della Dc sono state le chiavi della sua politica. Che non è stata sconfitta
Berlinguer e Moro – Archivio
Intervista Per Luciano Canfora, l’uomo di Mosca del ’44 è il vero fondatore del comunismo italiano. La dimensione nazionale, l’attenzione alle masse popolari e il dialogo con gli elettori della Dc sono state le chiavi della sua politica. Che non è stata sconfitta
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 21 gennaio 2021
Non c’è alcun centenario da celebrare. È questo il dubbio che viene, una volta chiuso l’ultimo libro di Luciano Canfora – La metamorfosi (Laterza). Non solo non c’è più, da trent’anni, il partito che dovrebbe compierne cento, ma anche la data di nascita di quel partito comunista che fu andrebbe spostata in avanti, dal 1921 fino al 1944, fino al «partito nuovo» di Palmiro Togliatti. Canfora, santifichiamo le feste e cominciamo dal Pcd’I, quello di Livorno. Nasce in realtà da una sconfitta, il “biennio rosso” e l’occupazione delle fabbriche. La prospettiva della rivoluzione era del tutto irrazionale rispetto ai rapporti...