Cultura
Toni 2.0: l’eredità politica nei movimenti del terzo millennio
Attivo maestro Il filosofo ha animato dibattiti e progetti con generazioni di militanti. Attraverso seminari e riviste ha condiviso intuizioni, ma più di tutto ha continuato a fare domande
Toni Negri a un incontro del 2009 al centro sociale Esc a Roma – Simona Granati
Attivo maestro Il filosofo ha animato dibattiti e progetti con generazioni di militanti. Attraverso seminari e riviste ha condiviso intuizioni, ma più di tutto ha continuato a fare domande
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 17 dicembre 2023
Avere vent’anni e incontrare Toni Negri ti faceva sentire parte di una cosa più grande, di una storia più lunga. È un’esperienza condivisa da generazioni di ragazze e ragazzi entrate nei movimenti dai ’90 in poi. A Parigi. Poi a Roma, Padova, Venezia, Bologna e in ogni città dove un collettivo era convinto che studiare e lottare fossero facce della stessa medaglia. «LA PRIMA VOLTA andai a cercarlo con Beppe Caccia in Francia, nel ’90. Teneva dei seminari nella libreria L’Hammatan, uno scantinato. Dentro c’erano esilio, fuga, passione militante. Fuori un teleobiettivo dei servizi. Noi ventenni gustavamo il sapore della...