Topi, botte e 24 in una cella. L’incubo di Filippo nel carcere rumeno
Filippo Mosca, 29 anni, detenuto nel carcere Porta Alba di Costanza (Romania)
Europa

Topi, botte e 24 in una cella. L’incubo di Filippo nel carcere rumeno

Il caso Condannato in primo grado per traffico di droga. L’avvocato: «usate prove irregolari». Mercoledì il ragazzo ha subito un’aggressione. La madre: «Rischia di crollare»
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 31 gennaio 2024
I topi che si nascondevano nei materassi putridi, gli salivano sul corpo durante la notte e mangiavano le poche provviste a disposizione erano solo l’inizio dell’incubo. Dopo i 21 giorni di quarantena Covid nel carcere di Porta Alba, nella città rumena di Costanza, Filippo Mosca e l’amico arrestato con lui sono stati trasferiti in una cella di 35 metri quadrati con altri 22 uomini. «Mercoledì scorso mio figlio è stato aggredito da uno di loro, che è un po’ il capo là dentro. Prima l’ha preso a pugni, poi gli ha lanciato contro una brocca d’acqua calda. Un altro detenuto...

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