Politica

Torino: Fassino trema, Appendino spera. La sinistra litiga

Gli ultimi tagli di nastro in cantieri che sembravano infiniti, un’aggressività inedita rispetto al primo turno e la promessa di nuovi posti di lavoro, 20mila per l’esattezza. Piero Fassino, sindaco […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 18 giugno 2016
Gli ultimi tagli di nastro in cantieri che sembravano infiniti, un’aggressività inedita rispetto al primo turno e la promessa di nuovi posti di lavoro, 20mila per l’esattezza. Piero Fassino, sindaco uscente della città della Mole, alla vigilia del ballottaggio, mostra i muscoli, sa di non avere la vittoria in tasca. I sondaggi (segreti) confermano l’incollatura tra i due candidati, divisi da circa 8 mila preferenze. Pochi, troppo pochi per dormire sonni tranquilli. Decideranno l’esito del voto l’affluenza e le «due città», secondo la definizione dell’arcivescovo Cesare Nosiglia, ovvero quella che sta bene nonostante la crisi e quella «invisibile», che vive...

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