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Torna la logica dei blocchi e dei ricatti
Guerra ucraìna La guerra, o anche la semplice minaccia di guerra, “giusta” o ingiusta che sia, comporta sempre una riduzione della democrazia e un ridimensionamento della vita civile. Questa estraneità della geopolitica alle ragioni della democrazia deve essere messa nel conto se non si vogliono falsare i risultati del calcolo
Recep Tayyip Erdogan e Sauli Niinisto nel 2015 ad Ankara – Ap
Guerra ucraìna La guerra, o anche la semplice minaccia di guerra, “giusta” o ingiusta che sia, comporta sempre una riduzione della democrazia e un ridimensionamento della vita civile. Questa estraneità della geopolitica alle ragioni della democrazia deve essere messa nel conto se non si vogliono falsare i risultati del calcolo
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 18 maggio 2022
L’allargamento dei blocchi contrapposti e delle alleanze militari con la conseguente progressiva erosione dello spazio della neutralità non è certo segno di buona salute dell’assetto globale. Come non lo fu il fallimento del tentativo dei Non allineati negli anni Cinquanta e Sessanta. L’abbandono di questo spazio da parte della Finlandia e della Svezia, cogenti o meno che ne siano le ragioni, non è una buona notizia. Ma è la reazione della Turchia alla volontà di questi paesi di aderire alla Nato e della Nato di accoglierli a indicarci brutalmente lo stato di coazione e di ricatti incrociati in cui le...