Europa
Torturato dalla polizia croata, ha attraversato i Balcani
Storie Dalla Croazia anche Umar era stato ributtato oltre il confine, senza più nulla, nemmeno le scarpe, senza poter far valere il suo diritto alla protezione internazionale, ma non era stata vinta la sua voglia indomabile di vivere e di andare via da lì
Umar e Annamaria
Storie Dalla Croazia anche Umar era stato ributtato oltre il confine, senza più nulla, nemmeno le scarpe, senza poter far valere il suo diritto alla protezione internazionale, ma non era stata vinta la sua voglia indomabile di vivere e di andare via da lì
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 3 gennaio 2021
Marinella SalviTRIESTE
Umar l’avevano incontrato in Bosnia in uno dei tanti viaggi verso l’inferno, a portare provviste, vestiti, medicine. Nel maledetto cantone di Una-Sana dove sono ammassati migliaia di migranti in condizioni subumane, Umar camminava scalzo nella strada desolata verso Kazin, piagato dalle percosse della polizia croata che lo aveva fermato mentre tentava l’ennesimo “game” per raggiungere l’Europa. Si erano divertiti i poliziotti croati, ogni profugo era una occasione per scatenare cattiveria, per scaricare aggressività, per far valere il potere contro gli indifesi. Lo avevano torturato con una spranga arroventata, una gamba era rimasta senza pelle, senza carne. Torture di cui l’Italia...