Internazionale
Tra un mese in Iraq non ci saranno più soldi per i rifugiati
Profughi Intervista a Fabio Forgione di Msf. I donatori internazionali non mandano fondi, rischia di collassare l'assistenza umanitaria nel Kurdistan iracheno. E il resto del paese, che ospita 3 milioni di sfollati, è lasciato a se stesso
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Profughi Intervista a Fabio Forgione di Msf. I donatori internazionali non mandano fondi, rischia di collassare l'assistenza umanitaria nel Kurdistan iracheno. E il resto del paese, che ospita 3 milioni di sfollati, è lasciato a se stesso
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 4 settembre 2015Edizione 04.09.2015
La comunità internazionale dimentica in fretta. Dimentica di aver giustificato i primi raid contro lo Stato Islamico in Iraq, nell’agosto 2014, con la protezione dei civili yazidi in fuga. Bombe “umanitarie” a cui oggi segue l’indifferenza. L’emergenza è alle porte, spiega al manifesto il capo missione di Medici Senza Frontiere in Iraq, Fabio Forgione, di stanza a Erbil: a ottobre non ci saranno più soldi per sostenere i 500mila rifugiati nel Kurdistan iracheno. Quando ci sentimmo, lo scorso anno, ci raccontò di famiglie intere costrette a vivere per strada o in edifici in costruzione. Oggi nel Kurdistan iracheno i campi...