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Traffico di migranti: c’è un “Libyagate” che ignoriamo
Commenti Ecco un trafficante «nostro» interlocutore a Tripoli: è il ministro degli Interni Trabelsi, che ha incontrato Piantedosi. Per Onu, Usa e Amnesty è «tra i peggiori violatori di diritti umani»
Tripoli, un gruppo di migranti intercettati e sorvegliati dalla polizia libica – foto Ap
Commenti Ecco un trafficante «nostro» interlocutore a Tripoli: è il ministro degli Interni Trabelsi, che ha incontrato Piantedosi. Per Onu, Usa e Amnesty è «tra i peggiori violatori di diritti umani»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 16 marzo 2023
In Libia sappiamo chi manovra il traffico di migranti e gestisce i campi di tortura, basta sfogliare “Libyagate”, libro-inchiesta fresco di stampa di Nello Scavo e di un gruppo di giornalisti italiani e stranieri. Basta guardare in casa nostra per saperlo, non c’è bisogno come fa il governo di tirare in ballo i mercenari russi, trincerati in Cirenaica, della Wagner – che ieri secondo l’Ansa, hanno messo una taglia sul ministro della Difesa Crosetto, una mossa killer, tanto incendiaria quanto provocatoria da respingere al mittente. Per capire davvero chi manovra il traffico di migranti, chiediamoci piuttosto chi sono i nostri...