Internazionale
Tre terapie intensive, 28 posti letto e la guerra: il Rojava rischia la catastrofe
Siria L'Amministrazione autonoma si prepara all'arrivo del Covid-19 con i pochi fondi a disposizione, mentre la Turchia continua a occupare parte della regione e taglia l'acqua ad Hasake. La Mezzaluna curda prepara tende per i malati e campagne di informazione
I vademecum per la popolazione appesi nelle città del Rojava – Rojava Information Center
Siria L'Amministrazione autonoma si prepara all'arrivo del Covid-19 con i pochi fondi a disposizione, mentre la Turchia continua a occupare parte della regione e taglia l'acqua ad Hasake. La Mezzaluna curda prepara tende per i malati e campagne di informazione
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 27 marzo 2020
Immaginate che la stessa epidemia di coronavirus che stiamo vivendo scoppi in un paese con tre ospedali attrezzati con un reparto di terapia intensiva (di cui solo uno interamente funzionante), 28 posti letto, dieci ventilatori polmonari per adulti e uno per bambini. A questo aggiungete nove anni di conflitto armato, decine di migliaia di sfollati interni, campi profughi con condizioni igienico-sanitarie precarie. E un’intera regione sotto embargo. Stiamo parlando del nord est della Siria, il Rojava, quella striscia di terra dove gli attacchi della Turchia di Erdogan non si sono mai fermati. E che oggi potrebbe diventare «uno dei focolai...