Internazionale

Tregua per ostaggi, ecco l’accordo. Ma l’attacco continua

Tregua per ostaggi, ecco l’accordo. Ma l’attacco continua

Ora di scambiare 150 prigionieri palestinesi per 50 israeliani in mano ad Hamas e qualche giorno senza bombe per la popolazione di Gaza

Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 novembre 2023
«Voglio essere chiaro: siamo in guerra, continueremo la guerra fino a quando raggiungeremo i nostri obiettivi. Distruggeremo Hamas». Il primo ministro Netanyahu, in attesa che il suo governo votasse l’accordo di scambio con Hamas ha tenuto a precisare l’ovvio: pausa nei bombardamenti non significa fine dei bombardamenti. Ma la pressione esterna (gli Stati uniti) e quella interna (le famiglie degli ostaggi e un pezzo consistente di società israeliana) lo hanno costretto a piegarsi, anche solo per pochi giorni. A dimostrazione che con Hamas si può parlare. DOPO UN POMERIGGIO di vertici politici, mentre andiamo in stampa, l’annuncio ufficiale non era...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi