Internazionale
Trump: da Sessions nessuna bugia, solo «malintesi»
Stati uniti Il ministro della giustizia si auto-sospende dall'inchiesta sul dossier russo, dopo la scoperta dei rapporti intrattenuti con l'ambasciatore di Mosca durante la campagna elettorale. I democratici chiedono le dimissioni
Jeff Sessions con il presidente Trump – LaPresse
Stati uniti Il ministro della giustizia si auto-sospende dall'inchiesta sul dossier russo, dopo la scoperta dei rapporti intrattenuti con l'ambasciatore di Mosca durante la campagna elettorale. I democratici chiedono le dimissioni
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 4 marzo 2017
Luca CeladaLOS ANGELES
Spirano ancora venti russi sul Potomac. L’ultimo ad incappare nella questione dei presunti contatti fra il Cremlino di Putin e la campagna elettorale di Donald Trump è stato il controverso ministro della giustizia Jeff Sessions, dopo le rivelazioni sui suoi incontri riservati con l’ambasciatore russo a Washington. Sessions è stato fra i primi e più entusiasti sostenitori di Trump nel senato, diventando una sorta di membro onorario della sua campagna elettorale, accompagnandolo spesso nei suoi comizi ed operando per sua stessa ammissione come «surrogato» per il candidato populista. Ma su quella campagna grava l’ombra dei non meglio precisati rapporti con...