Internazionale
Trump ricatta Abu Mazen: «Negozia o ti caccio dagli Usa»
Medio Oriente A rischio la sede dell’Olp a Washington se Ramallah non accetta le condizioni israeliane. Intanto la Lega araba fa sua la narrativa saudita: condannati Tehran e Hezbollah
Protesta palestinese durante la visita del presidente statunitense Trump a Betlemme, lo scorso maggio
Medio Oriente A rischio la sede dell’Olp a Washington se Ramallah non accetta le condizioni israeliane. Intanto la Lega araba fa sua la narrativa saudita: condannati Tehran e Hezbollah
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 21 novembre 2017
«Non accetteremo alcuna estorsione o pressione degli Stati uniti», avverte perentorio il ministro degli esteri palestinese, Riad Malki. Protesta anche la Lega araba – ma sarebbe più giusto chiamarla Lega «saudita» – che tra attacchi all’Iran e accuse a Hezbollah ha trovato qualche minuto per rioccuparsi dei palestinesi. COMUNQUE VADA a finire l’annunciata decisione del Dipartimento di Stato americano di chiudere la missione palestinese a Washington se i palestinesi non entreranno subito «in negoziazioni dirette e significative con Israele», rappresenta un ricatto a tutti gli effetti. Trump, è fin troppo evidente, vuole imporre all’Anp del presidente Abu Mazen di negoziare...