Visioni

Tsukamoto: «Il mio film come una preghiera contro la guerra»

Tsukamoto: «Il mio film come una preghiera contro la guerra»Una scena da «Shadow of Fire»

Intervista Il regista giapponese sul potente monito antimilitarista «Shadow of Fire», presentato a Venezia. I sopravvissuti sospesi tra vita e morte, la vendetta, l’uso della luce e del suono, il futuro del cinema d’autore

Pubblicato circa un anno faEdizione del 15 settembre 2023
Shinya Tsukamoto Luce e ombra, vita e morte, sono possibilità del tutto incompatibili? Sin dal principio della sua carriera Shinya Tsukamoto ha esplorato le compenetrazioni, gli stadi intermedi, a partire dal celebre uomo-macchina. In Shadow of Fire (titolo originale Hokage), presentato a Venezia nella sezione Orizzonti, il regista giapponese ha declinato questa cifra nella desolante realtà del secondo dopoguerra, dove i personaggi sono assediati da macerie, malattie e follia ma cercano comunque una via, non sempre percorribile, per andare avanti. Abbiamo incontrato Tsukamoto al Lido, dove ha risposto con pacatezza alle nostre domande. «Shadow of Fire» è l’ultimo film di...

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