Tunisia, la svolta xenofoba. Dal modello solidale ai pogrom contro i migranti
Migranti per le strade di Sfax, dopo la cacciata dalle case – Ap
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Tunisia, la svolta xenofoba. Dal modello solidale ai pogrom contro i migranti

Nord Africa Nel 2011 accolse a braccia aperte 140 mila libici in fuga dalla guerra civile. Ora per la crisi economica il presidente-gendarme Saied si arma del razzismo sostenuto da Meloni e Ue

Pubblicato più di un anno faEdizione del 15 luglio 2023
La Tunisia non è nuova all’emergenza profughi, ma ben diversa è l’accoglienza. Nel marzo del 2011 colonne interminabili di uomini (soprattutto maschi) in fuga dalla Libia dopo l’inizio degli scontri che misero fine al regime di Gheddafi attraversarono la frontiera con la Tunisia a Ras Jdir. Non erano profughi nel senso classico, non fuggivano da una guerra conclamata e nemmeno dalla fame, ma da scontri e saccheggi avevano messo a rischio la loro vita e soprattutto il posto di lavoro. Proprio un lavoro e ben retribuito questi profughi erano andati a cercare in un paese più ricco del loro. Già...

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