Europa
Turchi alla tedesca
Intervista allo storico e studioso delle migrazioni Francesco Vizzarri A 60 anni dall’accordo sull’immigrazione con Ankara, la Germania riscopre la memoria dei Gastarbeiter, i lavoratori arrivati dalla Turchia a più ondate per restare. Similitudini e differenze con l'esperienza degli italiani
Cittadini turco-berlinesi protestano contro le politiche del presidente Erdogan con un’immagine di Ataturk sotto la Porta di Brandenburgo – Ap
Intervista allo storico e studioso delle migrazioni Francesco Vizzarri A 60 anni dall’accordo sull’immigrazione con Ankara, la Germania riscopre la memoria dei Gastarbeiter, i lavoratori arrivati dalla Turchia a più ondate per restare. Similitudini e differenze con l'esperienza degli italiani
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 31 dicembre 2021
Il sessantesimo anniversario dell’accordo sull’immigrazione tra la Repubblica federale tedesca (Rft) e la Turchia è stato l’evento di questo autunno tra esposizioni, dibattiti e convegni. Ne abbiamo parlato con Francesco Vizzarri, studioso delle migrazioni e storico contemporaneista all’Università Justus Liebig di Giessen in Germania. Museologia celebrativa o momento collettivo di «educazione alle migrazioni»? Negli ultimi anni, soprattutto come conseguenza della cosiddetta «crisi migratoria» del 2015, il tema «migrazione» ha visto in Germania una congiuntura molto positiva. Lo dimostrano il numero crescente di pubblicazioni e convegni scientifici, progetti di ricerca, sia in ambito storico che sociale. Analogamente a quanto accaduto in...