Cultura

Tutta l’energia sotterranea dentro l’intimità di Napoli

Tutta l’energia sotterranea dentro l’intimità di NapoliLa zona orientale di Napoli, sullo sfondo i cantieri del Centro direzionale – Nouvelle presse/ Börje Tobiasson

Indagini Torna per Einaudi «La fontana rotta» di Thomas Belmonte. Nel ’74 un giovane antropologo Usa si trasferisce in città per studiare la vita nei quartieri poveri. Nei vicoli, dai Quartieri Spagnoli fino al Rione Sanità, si respira ancora un’aria da dopoguerra. Le famiglie sono formate da nuclei numerosi, i lavori sono precari, si contrabbanda, il furto è ammesso. Tutto è concesso alle regole della sopravvivenza, perché nulla è dato in partenza

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 aprile 2022
Thomas Belmonte, quando arrivò a Napoli nel 1974, dove «case e dolciumi erano decorati con gli stessi colori», per indagare la vita nei quartieri poveri della città, manifestò da subito il suo talento da scienziato: un misto di preparazione e di intuito, di curiosità e di pazienza. Belmonte si accorse che la sua ricerca non avrebbe dovuto limitarsi a essere svolta sul campo ma anche – e soprattutto – con il campo. PER RACCONTARE LA VITA nei vicoli più nascosti e miseri non sarebbe bastata la semplice osservazione della popolazione, così come non sarebbero state soddisfacenti le tradizionali interviste; occorreva...

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