Internazionale
Tutti gli occhi su Rafah, intanto Israele distrugge Jabaliya
La caccia continua Lettera di tredici alleati di Tel Aviv per fermare l’offensiva sulla città meridionale ma il cessate il fuoco non lo chiede più nessuno (tranne il Sudafrica all'Aja): il nord sempre più devastato
Il fumo si alza in seguito agli attacchi aerei israeliani nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza – Rizek Abdeljawad/ZumaPress/Ansa
La caccia continua Lettera di tredici alleati di Tel Aviv per fermare l’offensiva sulla città meridionale ma il cessate il fuoco non lo chiede più nessuno (tranne il Sudafrica all'Aja): il nord sempre più devastato
Pubblicato 6 mesi faEdizione del 18 maggio 2024
Un carro armato dice più di mille parole. Quindici carri armati sono un messaggio chiaro: la tensione tra Israele ed Egitto, primo paese arabo a siglare un accordo di pace con Tel Aviv 45 anni fa, non era mai salita tanto. Ieri, secondo la Sinai Foundation for Human Rights, 15 veicoli militari egiziani pieni di soldati sono arrivati al confine con Israele. Il dispiegamento giunge nel pieno di un’escalation nei toni, aggravata dall’affossamento israeliano del tumultuoso negoziato con Hamas in corso al Cairo. Prima Israele ha occupato il valico di Rafah, su lato palestinese, chiudendo del tutto al flusso di...