Politica
Tutto come prima: i cappellani militari li paga lo Stato
L'intesa Accordo con la Santa sede: nessuna riforma e dieci milioni l'anno per i preti-soldato. Unica novità la riduzione del numero, da 204 a 162. Ma lo stipendio resta lo stesso
Il premier Gentiloni con papa Francesco – LaPresse
L'intesa Accordo con la Santa sede: nessuna riforma e dieci milioni l'anno per i preti-soldato. Unica novità la riduzione del numero, da 204 a 162. Ma lo stipendio resta lo stesso
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 11 febbraio 2018
Cappellani militari abili, arruolati e ben pagati. Ovviamente dallo Stato. Il Consiglio dei ministri, nella riunione dell’8 febbraio, ha infatti approvato lo «schema di Intesa tra la Repubblica italiana e la Santa sede sull’assistenza spirituale alle Forze armate». È il risultato dei lavori, iniziati nel 2015, della Commissione bilaterale Italia-Santa sede che avrebbe dovuto presentare una proposta di riforma dell’intero sistema dei preti-soldato. Si era addirittura ventilata l’ipotesi, dopo alcune dichiarazioni a mezzo stampa dei vertici dell’Ordinariato militare (l’arcivescovo castrense, mons. Marcianò, e il suo vicario, mons. Frigerio), di una possibile smilitarizzazione dei cappellani militari che, essendo inquadrati nella gerarchia...