Internazionale
Uccisero Nusrat, in 16 condannati alla pena capitale
Bangladesh La 19enne bruciata viva per aver denunciato il preside per molestie. Dopo l'omicidio tante le manifestazioni in un paese in cui migliaia di donne ogni anno subiscono abusi e violenze
Una protesta per l'uccisione di Nusrat – LaPresse
Bangladesh La 19enne bruciata viva per aver denunciato il preside per molestie. Dopo l'omicidio tante le manifestazioni in un paese in cui migliaia di donne ogni anno subiscono abusi e violenze
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 25 ottobre 2019
Nel marzo scorso Nusrat Jahan Rafi, studentessa di una madrasa a Feni in Bangladesh, denuncia il suo preside alla polizia: un esponente religioso che la toccava in continuazione. Il 6 aprile viene attirata sul tetto della scuola e circondata da figure coperte con un velo integrale che le chiedono di ritrattare e che, al suo rifiuto, le danno fuoco. Nusrat riesce a scappare e con il corpo quasi completamento bruciato arriva in ospedale dove morirà cinque giorni dopo. Fa in tempo però a far registrare tutta la vicenda al telefono del fratello. Ieri il Tribunale per la prevenzione della repressione...