Europa
Ue addio, la sconfitta di Cameron
Brexit Il leader dell’Ukip Nigel Farage proclama l’«independence day». L’Inghilterra, tranne la capitale, Liverpool e Manchester, e il Galles votano anti-Unione europea. Il premier non guiderà i negoziati, lascerà il governo a ottobre, al congresso del Partito conservatore e Boris Johnson scalda i motori
10, Downing Street, Londra – David Hughes-PA Wire / LaPresse
Brexit Il leader dell’Ukip Nigel Farage proclama l’«independence day». L’Inghilterra, tranne la capitale, Liverpool e Manchester, e il Galles votano anti-Unione europea. Il premier non guiderà i negoziati, lascerà il governo a ottobre, al congresso del Partito conservatore e Boris Johnson scalda i motori
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 25 giugno 2016
Leonardo ClausiLONDRA
Se nessun uomo è un’isola, è vero anche il contrario. E la Gran Bretagna di venerdì mattina si è svegliata capovolgendo la celebre massima. L’isola è rimasta isola: lontana dal continente, da quell’Unione con la quale ha convissuto in un frigido matrimonio per quarant’anni che il 52 per cento dei votanti contro il 48 ha deciso di rescindere bruscamente all’alba di ieri. Londra, la Scozia e l’Irlanda del Nord si sono rispettivamente pronunciate al 62 e 55,8% per il remain, ma il Galles al 52,5% e tutto il resto dell’Inghilterra al 57% per il leave. Stavolta i mercati e gli...