Antonio Canova, "La danza dei figli di Alcinoo", Perugia, Museo dell’Accademia di Belle Arti
Alias Domenica
Umbria canoviana, alternativa al genius loci
A Perugia, Palazzo Baldeschi e MUSA, "Al tempo di Canova. Un itinerario umbro", a cura di Stefania Petrillo La fortuna perugina del maestro neoclassico è attestata dai gessi ma soprattutto dall’eco della sua lezione, di cui si fece interprete, dal 1818, Tommaso Minardi
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 2 ottobre 2022
Tommaso MozzatiPERUGIA
In un quadro di scarsa rilevanza economica e politica, nell’articolata definizione amministrativa che fra Otto e Novecento ha condotto la regione all’odierna fisionomia di governo, l’Umbria – forte di antiche tradizioni culturali – è stata tuttavia favorita, a partire dal XIX secolo, da una galleria fortunata di etichette e formule, in grado di tratteggiarne un’identità coerente, utile soprattutto a unificare la rete eterogenea delle sue città e dei suoi paesi. All’impervia terra eremitica, quella di Benedetto e del monachesimo nursino, ha fatto così eco l’immagine dannunziana di una landa remota del silenzio, mentre – via Corrado Ricci e grazie a...