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Un capo in cerca di acclamazione
Si possono anche ridurre i cori della Leopolda a un eccesso di spirito fazioso. O leggere i toni di Matteo Renzi come un’esagerazione espressiva di un leader che gioca a […]
Si possono anche ridurre i cori della Leopolda a un eccesso di spirito fazioso. O leggere i toni di Matteo Renzi come un’esagerazione espressiva di un leader che gioca a […]
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 8 novembre 2016
Si possono anche ridurre i cori della Leopolda a un eccesso di spirito fazioso. O leggere i toni di Matteo Renzi come un’esagerazione espressiva di un leader che gioca a indossare la maschera del bullo. Così però si evita il cuore della questione, che non riguarda una vampata di calore del pubblico o un’ambigua psicologia del capo. Esiste un nesso tra l’ideologia originaria del renzismo (la rottamazione) e la recita aggressivo-denigratoria che si ripete con regolarità. Questo collegamento sfugge a Marco Travaglio che, pur essendo uno dei bersagli delle intemperanze (non solo) verbali del premier, tende a salvare il moto...