Italia

Un Collettivo di fabbrica a prova di democrazia

Un Collettivo di fabbrica a prova di democraziaLa serata con Stefano Massini e Piero Pelù davanti ai cancelli della Gkn – Aleandro Biagianti

Presidio La Gkn riavvolge il nastro delle lotte operaie. Una resistenza di classe messa in moto dopo le email di licenziamento: la risposta di Campi Bisenzio è stata possibile grazie all’ampia partecipazione sindacale che le tute blu hanno costruito negli anni

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 31 luglio 2021
Arianna LongoCAMPI BISENZIO (FI)
«È stata una giornata indimenticabile». Stefano Pistolesi, operaio Gkn, sorride nel sugellare così la manifestazione di sabato 24 luglio, quando un nastro rosso di bandiere e striscioni ha cinto la zona industriale di Capalle, per unirsi alla protesta delle 500 persone licenziate in tronco dal fondo finanziario Melrose. I lavoratori presidiano in modo permanente lo stabilimento dal 9 luglio, data in cui è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. «C’è polemica?» – chiede scherzosamente Dario Salvetti, Rsu Fiom Cgil, ai suoi compagni, intenti a svolgere le mansioni necessarie a mantenere operativa l’officina. La stanchezza, palpabile, è stemperata dal vino...

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