Internazionale
Un esercito per catturare l’hacker senzatetto
Stati Uniti Fbi, Interpol e polizia messicana arrestano Christoper Doyon, il Comandante X, non-latitante a Città del Messico. La sua colpa: aver bloccato per mezz’ora i computer della contea di Santa Cruz 12 anni fa
Germania, un manifestante con la maschera simbolo di Anonymous – Ap
Stati Uniti Fbi, Interpol e polizia messicana arrestano Christoper Doyon, il Comandante X, non-latitante a Città del Messico. La sua colpa: aver bloccato per mezz’ora i computer della contea di Santa Cruz 12 anni fa
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 21 agosto 2021
Almeno hanno avuto il buon gusto di non mettere molta enfasi nel comunicato dove hanno dato l’annuncio dell’arresto e dell’estradizione. Nessuna conferenza stampa, solo la notizia: dopo dieci anni di «latitanza» (le virgolette sono d’obbligo, come vedremo) è stato fermato in Messico e poi immediatamente trasferito a Santa Cruz, in California, il cinquantaseienne Christopher Doyon. Cioè il «comandante X» – come si faceva chiamare all’epoca delle sue scorribande in rete – o l’hacker dei senzatetto, come lo conoscevano tutti. La Corte per il distretto settentrionale della California, anche se si è limitata al minimo indispensabile, era obbligata per legge a...