Cultura
Un passato contagioso per la sinistra
Intervista Una conversazione a casa dello scrittore Ermanno Rea, l'anno scorso. «Il meridionalismo amendoliano si è trasformato in un’infezione virale. Il regionalismo feroce degli anni Settanta, l’emergere di politiche secessioniste e razziste degli ultimi decenni: sono spettri di quel passato che si rianimano»
Intervista Una conversazione a casa dello scrittore Ermanno Rea, l'anno scorso. «Il meridionalismo amendoliano si è trasformato in un’infezione virale. Il regionalismo feroce degli anni Settanta, l’emergere di politiche secessioniste e razziste degli ultimi decenni: sono spettri di quel passato che si rianimano»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 14 settembre 2016
Graziella Durante e Giovanna FerraraITALIA/NAPOLI
(Questa intervista è il frutto di una conversazione lunga in un tardo pomeriggio di settembre dello scorso anno. Sedute a un tavolo con Ermanno Rea le domande non riuscivano a chiudersi, diventavano altre domande. Delle sue risposte sono apparse solo poche righe, tagliate per esigenze di spazio, come vuole la legge della carta stampata. Ritornano oggi con la loro dolcezza, e parlano della crisi della socialdemocrazia e delle feroci storie del Pci napoletano, del sogno europeo e del suo incagliamento, del ruolo degli intellettuali e della necessità di stare in un esistente vivo, per costuire altre storie. Migliori) Non si...