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Un «piano di pace» buttato nella buca delle lettere
Crisi ucraina Depositato all’Onu da un poco convinto ministro Di Maio senza spiegarlo, il piano italiano sull’Ucraina è contraddetto e «non letto» a Est come a Ovest. Peccato perché sarebbe una buona cosa da sostenere, in linea con la nostra Costituzione e con l’opinione pubblica del Paese. L’unica in cui non si parla di missili e cannoni
Mario Draghi e Luigi Di Maio – LaPresse/Roberto Monaldo
Crisi ucraina Depositato all’Onu da un poco convinto ministro Di Maio senza spiegarlo, il piano italiano sull’Ucraina è contraddetto e «non letto» a Est come a Ovest. Peccato perché sarebbe una buona cosa da sostenere, in linea con la nostra Costituzione e con l’opinione pubblica del Paese. L’unica in cui non si parla di missili e cannoni
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 maggio 2022
Che ci sia ognun lo dice ove sia nessun lo sa. L’amore degli amanti del Metastasio è come il piano di pace italiano per l’Ucraina: chi l’ha visto? È stato «depositato» alle Nazioni unite. Ma come se il Palazzo di Vetro fosse una buca delle lettere, senza spiegarlo a nessuno, quasi scappando via da qualche cosa di cui non dico vergognarsi ma non essere troppo coinvolti, il piano italiano, impallinato da Est e Ovest, sembra che non l’abbia letto nessuno. Peccato perché sarebbe una buona cosa da sostenere, in linea con la nostra Costituzione e con l’opinione pubblica del Paese....