Alias Domenica
Un poeta tardivo inseguito dal rasoio del proprio destino
«Il mondo cercò di afferrarmi, ma non mi prese». L’epitaffio che il filosofo russo-ucraino del XVIII secolo Grigorij Skovoroda volle inciso sulla sua tomba sintetizza efficacemente anche la traiettoria esistenziale […]
Petr Konchalovskij, «Natura morta con pipa e candela», 1947
«Il mondo cercò di afferrarmi, ma non mi prese». L’epitaffio che il filosofo russo-ucraino del XVIII secolo Grigorij Skovoroda volle inciso sulla sua tomba sintetizza efficacemente anche la traiettoria esistenziale […]
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 21 maggio 2017
«Il mondo cercò di afferrarmi, ma non mi prese». L’epitaffio che il filosofo russo-ucraino del XVIII secolo Grigorij Skovoroda volle inciso sulla sua tomba sintetizza efficacemente anche la traiettoria esistenziale di Arsenij Tarkovskij che, non a caso, al suo connazionale dedicò più di un componimento. Una simile sfuggevolezza non è tuttavia da intendersi nel senso letterale di quella inquietudine che spinse Skovoroda a lasciare tutto e a trascorrere gli ultimi vent’anni di vita errando ramingo per le pianure dell’Ucraina. Nell’ottica di Tarkovskij inafferrabilità significa innanzitutto capacità di sottrarsi alle ingiunzioni del proprio tempo, nel tentativo insieme sommesso e ostinato di...