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Un progetto nazionale sul modello di Riace
Nel 2015, dopo gli esiti tragici delle “Primavere arabe”, una massiccia ondata di profughi dal Nordafrica verso l’Europa era prevedibile. Eppure, il nostro Paese si fece cogliere impreparato, impantanandosi nella […]
Riace
Nel 2015, dopo gli esiti tragici delle “Primavere arabe”, una massiccia ondata di profughi dal Nordafrica verso l’Europa era prevedibile. Eppure, il nostro Paese si fece cogliere impreparato, impantanandosi nella […]
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 17 marzo 2022
Nel 2015, dopo gli esiti tragici delle “Primavere arabe”, una massiccia ondata di profughi dal Nordafrica verso l’Europa era prevedibile. Eppure, il nostro Paese si fece cogliere impreparato, impantanandosi nella polemica tra fautori dell’accoglienza e oppositori. Della accoglienza sempre e comunque – spesso poco attenti alle condizioni strutturali della stessa e al suo impatto effettivo sulla vita delle persone – e oltranzisti del respingimento, ostili per principio a qualsiasi possibilità di “fare spazio” ai richiedenti asilo nella nostra società e nei nostri territori. A prevalere fu la lettura emergenziale del fenomeno e, quindi, la scelta politica di allestire grandi hotspot...