Italia
Un pronto soccorso per le opere d’arte della Valnerina
Umbria Un deposito regionale conserverà le opere mobili recuperate dopo il sisma. E una cooperativa è già al lavoro per rimettere in sesto quelle danneggiate dopo il 1997. Sullo sfondo i dubbi sulla mancata prevenzione
Restauratori al lavoro nella cooperativa Coo.Bec di Spoleto – Chiara Cruciati
Umbria Un deposito regionale conserverà le opere mobili recuperate dopo il sisma. E una cooperativa è già al lavoro per rimettere in sesto quelle danneggiate dopo il 1997. Sullo sfondo i dubbi sulla mancata prevenzione
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 5 novembre 2016
Chiara CruciatiSPOLETO
Cinquanta comuni colpiti, oltre 5mila sfollati. I numeri snocciolati ieri dalla Regione Umbria danno la misura dell’implosione della Valnerina. Si prosegue con l’accoglienza di chi è rimasto senza casa, spogliato della propria vita quotidiana e – ogni giorno di più – della speranza di ripartire. Fondamentale è la ricostruzione del tessuto economico. E centrale è la salvaguardia del patrimonio culturale che qui, accanto all’agroalimentare, è fonte di sostentamento oltre che spina dorsale dell’identità collettiva. Da giorni la Soprintendenza si muove da una frazione all’altra per mettere in sicurezza la loro immane bellezza. Le opere d’arte da salvare sono 50mila in...