Europa
«Un rifugiato che paga al posto di un trafficante: il colmo per la giustizia europea»
Abbaglio Generale Intervista a Don Mussie Zerai, l’«angelo dei profughi»
L'arresto del presunto trafficante di essere umani
Abbaglio Generale Intervista a Don Mussie Zerai, l’«angelo dei profughi»
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 13 ottobre 2016
Lorenzo TondoPalermo
«Se il ragazzo arrestato a Palermo non è il supertrafficante Yedhego Mered, sarebbe un fatto gravissimo. Un orrore per l’Europa che chiude le porte ai rifugiati». Sul caso dell’eritreo catturato a Khartum e sull’ipotesi di un «clamoroso scambio di persona», interviene Don Mussie Zerai, l’«angelo dei profughi», candidato al premio Nobel per la Pace nel 2015 per l’aiuto dato a migliaia di migranti africani e voce della comunità eritrea nel Vecchio Continente. Don Zerai, che vive tra l’Italia e la Svizzera, è nato ad Asmara, come il giovane estradato in Italia, da dove è fuggito nel 1992, appena diciassettenne, per...