Alias Domenica
Un tripudio di stereotipi per il fantasma di un SS
Narrativa tedesca Ultimo erede di quella «Nuova oggettività letteraria» che ha lavorato a infrangere il tabù della mimesi, Christoph Hein si cimenta nell’impresa, non nuova, di raccontare la Germania del dopoguerra attraverso la storia di un uomo: «Il figlio della fortuna», da e/o
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 12 marzo 2017
La letteratura tedesca, come si sa, non ha mai conosciuto un realismo paragonabile a quello delle altre letterature europee maggiori. Il veto alla mimesi artistica nasce, in Germania, agli albori dell’età moderna, quando gli umanisti riprendono dalla tradizione neoplatonica, e soprattutto da Boezio, l’idea che la ripetizione della realtà nella rappresentazione poetica non offre alcun conforto all’uomo afflitto, ne raddoppia le sofferenze e lo riduce a uno stato di prostrazione cui solo la filosofia può porre rimedio. Per secoli, quindi, la «grande tradizione» letteraria ha affinato i suoi strumenti speculativi intrecciandoli ai molti modi in cui ha saputo rappresentare le...