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Sabra e Shatila, un viaggio che dà voce ai rifugiati palestinesi
37 anni dopo Come ogni anno il Comitato per non dimenticare fondato dal giornalista del manifesto Stefano Chiarini e animato da Maurizio Musolino torna in Libano per una settimana di solidarietà con i rifugiati, sempre più minacciati dal tentativo di cancellazione del diritto al ritorno portato avanti da Israele e Stati uniti
Maurizio Musolino con il Comitato per non dimenticare Sabra e Shatila
37 anni dopo Come ogni anno il Comitato per non dimenticare fondato dal giornalista del manifesto Stefano Chiarini e animato da Maurizio Musolino torna in Libano per una settimana di solidarietà con i rifugiati, sempre più minacciati dal tentativo di cancellazione del diritto al ritorno portato avanti da Israele e Stati uniti
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 14 settembre 2019
Lo status di profugo è una terribile realtà del nostro tempo che l’Occidente tenta come può di gettare sotto il tappeto (ma rispunta con la forza drammatica da ogni barcone avvistato in mare). I palestinesi, invece, conoscono molto bene la condizione di rifugiato da ben 71 anni, cioè da quando furono cacciati dalle loro case per fare posto al nascente stato ebraico. Oggi sono circa cinque milioni in giro per il mondo, tra essi oltre 500mila vivono nel piccolo stato libanese. Qui nel settembre 1982 l’allora ministro della Difesa israeliano Ariel Sharon, con la fattiva collaborazione delle milizie falangiste (cristiane-maronite)...