Alias
Una canzone per il Reverendo. Da Chuck D al Boss alla dance
Omaggi/artisti jazz, rock, soul, hip hop hanno ricordato l’attivista e nobel per la pace in una sfilza di pezzi. Ecco quelli più significativi Il primo tributo risale al 1967 con una ballata di Jerry Moore. Ecco l’eredità sonora di «I Have a Dream»
I Public Enemy nel 1988. Da sinistra: Flavor Flav, Professor Griff, Terminator X, S1W e Chuck D
Omaggi/artisti jazz, rock, soul, hip hop hanno ricordato l’attivista e nobel per la pace in una sfilza di pezzi. Ecco quelli più significativi Il primo tributo risale al 1967 con una ballata di Jerry Moore. Ecco l’eredità sonora di «I Have a Dream»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 7 aprile 2018
A Martin Luther King, celebrato in questi giorni, viene reso omaggio più volte nella canzone angloamericana dagli anni Sessanta ai nostri giorni. Il precedente illustre è The Ballad of Birmingham (1967) di Jerry Moore, sull’album Life is a Constant Journey Home, pubblicato dunque l’anno prima dell’assassinio; è una risposta alla bomba contro la chiesa Battista della Sedicesima Strada (1963), con il testo ricavato da una poesia di Dudley Randall, che Moore legge su un giornale chiedendo subito il permesso di adattarla a canzone. Quasi come un instant record Abraham, Martin and John, scritto da Dick Holler (celebre per fornire canzoni...