Internazionale
Una democrazia Usa da manuale sudista: il voto non è per tutti
Stati Uniti La Corte suprema filo-Trump conferma la legge dell’Arizona, parte del progetto repubblicano di «soppressione» degli elettori. In 30 Stati presentati oltre 400 disegni di legge per limitare il voto per posta, il numero di seggi, gli orari e ciò che agevola il suffragio universale. A scapito dei Democratici
Il giorno delle presidenziali, il 4 novembre 2020, protesta dei manifestanti anti-trumpiani – Ap
Stati Uniti La Corte suprema filo-Trump conferma la legge dell’Arizona, parte del progetto repubblicano di «soppressione» degli elettori. In 30 Stati presentati oltre 400 disegni di legge per limitare il voto per posta, il numero di seggi, gli orari e ciò che agevola il suffragio universale. A scapito dei Democratici
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 luglio 2021
Luca CeladaLOS ANGELES
La Corte suprema americana si è pronunciata a favore di una legge che in Arizona rende più complicato votare. La sentenza del massimo tribunale, infarcito di toghe conservatrici dopo due nomine firmate da Trump, è l’ultimo tassello di un assalto frontale dei repubblicani alla libertà di voto. Dopo le presidenziali 2020, che hanno visto un record di affluenza in un paese dal cronico assenteismo, e la vittoria di Biden su Trump con un margine di 10 milioni di preferenze, i Repubblicani hanno infatti lanciato un strategia coordinata per intralciare l’accesso alle urne da parte del maggioranza democratica. La coalizione progressista...