Visioni

Una Mostra «diversa» per rioccupare lo spazio pubblico della sala

Una Mostra «diversa» per rioccupare lo spazio pubblico della salaL'allestimento della Sala Grande – La Presse

Venezia 77 Si parte oggi con la proiezione di «Lacci» di Luchetti, in cartellone 21 titoli italiani da Rosi a Nicchiarelli. Fra misure di sicurezza ferree, la scommessa del Festival per la «ripartenza» del sistema cinema

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 2 settembre 2020
Il festival della ripartenza. Lo è diventato subito, appena annunciato, la Mostra del cinema di Venezia che si inaugura oggi con Lacci di Daniele Luchetti (in sala dal primo ottobre) dal romanzo di Domenico Starnone per «occupare» fino al 12 settembre fisicamente, in presenza, le sale cinematografiche promuovendo – o almeno in moltissimi ci sperano – quel ritorno nei cinema cancellati dal lockdown, che nonostante le riaperture sono per lo più ancora fermi. Mancanza di titoli, che dovrebbero arrivare dal Lido – per molti è prevista un’uscita quasi in contemporanea – ma anche di pubblico che pare ancora spaventato all’idea...

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