Italia
Una sciagura di quartiere. Ischia, due morti sono troppi
Il terremoto Vittime di un’edilizia povera e veloce, ma per i sindaci dell’isola l’abusivismo non c’entra. Salvi i tre fratellini estratti dalle macerie di una palazzina di due piani, diventati tre
Una casa crollata, sotto i danni del terremoto a Casamicciola nel 1883, un albergo colpito dal sisma di lunedì sera e sfollati – LaPresse
Il terremoto Vittime di un’edilizia povera e veloce, ma per i sindaci dell’isola l’abusivismo non c’entra. Salvi i tre fratellini estratti dalle macerie di una palazzina di due piani, diventati tre
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 23 agosto 2017
Andrea FabozziINVIATO A ISCHIA
C’era quella gialla, quella arancione, quella azzurra, ora sono tutte grigie, il colore delle case crollate. Grigio il tavolo, grigio il cuscino, grigi i vestiti nell’armadio al numero nove di via Montecito. Dove Casamicciola si arrampica sulla montagna e ruba uno spicchio di panorama a Lacco Ameno c’era una casa e adesso ci sono macerie. Nessuna vittima, non qui. C’è l’agitazione dei soccorsi e c’è la polvere delle stragi intorno a questa piazza che i turisti e gli ischitani conoscono per una pizzeria e non certo per il devastante terremoto del 1883. Ma c’è un bilancio da tragedia contenuta. Due...