Alias Domenica

Una violenta metafora della disuguaglianza che tutti noi accettiamo

Una violenta metafora della disuguaglianza che tutti noi accettiamo

Mondi perversi Alternando capitoli saggistici a racconti di vite, "La fame" di Martín Caparrós è un excursus storico e una denuncia politica

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 maggio 2015
Quando, nell’ottobre del 1940, i nazisti imprigionarono i cinquecentomila ebrei di Varsavia in un ghetto di tre chilometri quadrati, oltre che dello spazio, della dignità e della libertà li privarono del cibo. Un minuzioso programma (Der Hungerplan) prevedeva infatti che gli «indesiderabili» dei paesi occupati ricevessero solo minime quantità di nutrimento e finissero per scomparire grazie alla pura e semplice fame: «della questione ebraica rimarrà soltanto un cimitero» scriveva il governatore tedesco. Fu allora che alcuni medici ebrei, nell’impossibilità di salvare i propri pazienti, diedero il via a un vero e proprio programma di indagini cliniche, riunendosi clandestinamente in un...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi