Internazionale
Unifil, la missione che non trova pace
Israele-Libano Il paradosso del contingente delle Nazioni unite dislocato sul confine in fiamme: 10mila caschi blu (mille gli italiani) costretti nei bunker mentre infuria ciò che avrebbe dovuto scongiurare
I mezzi della missione Unifil durante un pattugliamento nel Libano meridionale – Ansa
Israele-Libano Il paradosso del contingente delle Nazioni unite dislocato sul confine in fiamme: 10mila caschi blu (mille gli italiani) costretti nei bunker mentre infuria ciò che avrebbe dovuto scongiurare
Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 2 ottobre 2024
«Qualsiasi incursione in Libano viola la sovranità e l’integrità territoriale libanese e viola la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu». Nella nota stampa diffusa ieri l’Unifil ha infine battuto un colpo, definendo «evoluzione pericolosa» la notifica ricevuta dall’esercito israeliano circa l’intenzione di procedere a «limitate incursioni» oltreconfine. Ma i circa diecimila militari inquadrati nella missione di peacekeeping dell’Onu nata nel 1978 e riformulata all’indomani della guerra del 2006 sulla cosiddetta Linea Blu, «mantengono le posizioni». Non sono posizioni comode e non è certo l’interposizione per cui la missione era stata pensata. È la postura della sconfitta per una forza...