Un’indagine poliziesca dai toni yiddish che non si traduce mai in cliché
Noir «Il rabbino e il commissario - Non uccidere», di Michel Bergmann, edito da Emons. Nel romanzo si racconta di un mondo ebraico vivo e vibrante, pieno di personaggi che chiunque abbia frequentato una comunità ebraica (anche non liberal) riconosce: una segretaria impertinente, una mamma yiddish come nella migliore delle tradizioni («possessiva, despota, saccente, piagnucolona, ansiosa, impaziente» e comunque profondamente amata), consiglieri di comunità noiosi e presidenti pedanti e ciononostante immeritatamente autorevoli
Noir «Il rabbino e il commissario - Non uccidere», di Michel Bergmann, edito da Emons. Nel romanzo si racconta di un mondo ebraico vivo e vibrante, pieno di personaggi che chiunque abbia frequentato una comunità ebraica (anche non liberal) riconosce: una segretaria impertinente, una mamma yiddish come nella migliore delle tradizioni («possessiva, despota, saccente, piagnucolona, ansiosa, impaziente» e comunque profondamente amata), consiglieri di comunità noiosi e presidenti pedanti e ciononostante immeritatamente autorevoli