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Usa-Iran, non sottovalutiamo i pericoli della realpolitik
Scenari Quel che sembra sfuggire ai più è il limite di una politica di equilibri e di rischi più o meno calcolati che può sfuggire a ogni controllo. Del resto le armi prima o poi vengono usate
La petroliera Front Altair in fiamme nel Golfo di Oman – Afp
Scenari Quel che sembra sfuggire ai più è il limite di una politica di equilibri e di rischi più o meno calcolati che può sfuggire a ogni controllo. Del resto le armi prima o poi vengono usate
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 29 giugno 2019
Non sottovalutiamo i pericoli del cinismo politico. Ovvero della così detta Realpolitik. È trascorsa poco più di una settimana dal momento in cui è stato sfiorato lo scoppio di una guerra tra gli Stati Uniti e l’Iran. L’Iran ha una popolazione di oltre 80 milioni di abitanti, è uno dei paesi più sviluppati del sud del mondo, con un tasso di alfabetizzazione dell’87.2% della popolazione, robustamente armato. Insomma, una guerra che per dimensioni, durata ed estensione, farebbe apparire quelle più recenti delle sperimentazioni in vitro, se non si contassero in milioni le vittime soprattutto civili. Come noto, dopo una successione...