Italia

Viaggio nell’arte oltre la zona rossa

Viaggio nell’arte oltre la zona rossaInterni di Santa Maria ad Cryptas, a Fossa

L'Aquila e la gru Navate che tornano a risplendere di colori e la cupola del Valadier delle Anime Sante rimessa in sesto. Ma Duomo e centro storico stentano a rivivere

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 marzo 2019
La prima volta che l’avevamo vista, Santa Maria ad Cryptas, a pochi giorni da quel tragico 6 aprile di dieci anni fa, era una chiesa ferita, con il suo portale a sesto acuto puntellato in emergenza, cedimenti strutturali sulla parete laterale di destra. All’interno, c’erano molti calcinacci in quello spazio a scrigno costituito da una sola navata: alcune figure di santi – come san Martino e san Giorgio – erano frammenti da rimettere insieme come fossero un puzzle. In controfacciata, il Giudizio universale aveva retto all’urto della sciagurata notte e agli assestamenti dei giorni seguenti, presentando solo qualche piccola fessura....

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