Internazionale

Videla, morte di un assassino

Videla, morte di un assassinoVidela alla sbarra nel 2012 – Reuters

Argentina L'ex dittatore è deceduto in carcere a 87 anni. È stato il simbolo più perverso del regime militare del '76-'83. Uccise «7 o 8 mila persone», ma in realtà furono 30mila. Non si pentì mai

Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 18 maggio 2013
Filippo FioriniBUENOS AIRES
La scomparsa dell’ex dittatore argentino Jorge Rafael Videla non ha sorpreso il paese. Anche se, dopo le varie condanne inflitte, si era preparato all’idea che questo 87enne potesse lasciare di soppiatto la cella in cui ha passato l’ultimo dei suoi giorni. La reazione della società davanti alla notizia è stata praticamente unanime: rispetto per l’uomo che muore, disprezzo per l’architetto di un genocidio. Presidente de facto dal 1976 al 1981, Videla viene associato a molte cose, ma a 28 anni di distanza dal suo primo ergastolo, oggi, risulta legato soprattutto a una parola: desaparecidos. Per questo, i primi a far...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi