Alias Domenica

Violenza e rivoluzione, passando per un bordello

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Classici argentini Alimentato da una prodigiosa operazione formale, l’universo narrativo di Roberto Arlt affianca alle sue ossessioni il ritratto espressionista di un popolo umiliato e spesso feroce

«Erdosain fissò un attimo gli occhi sul viso romboidale dell’altro; quindi, sorridendo con aria scherzosa, disse: – Lo sa che lei somiglia a Lenin? E, prima che l’Astrologo potesse rispondergli, se ne andò». «L’Astrologo restò a guardare Erdosain che si allontanava, attese che voltasse l’angolo ed entrò nel giardino della villa, mormorando: – Sì… ma Lenin sapeva verso cosa stava andando.» I due paragrafi, perfettamente consecutivi, sembrano far parte di un unico testo: il primo, invece, conclude I sette pazzi di Roberto Arlt, apparso nel 1929, e il secondo I lanciafiamme, che l’autore pubblicò due anni dopo, sottolineando nella prefazione...

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