Internazionale
Visti sì, no, solo un po’. La Ue spaccata sul turismo russo
Crisi ucraina Ieri e oggi a Praga in cerca di un compromesso. Francia, Germania e Italia: porte aperte a studenti, artisti e dissidenti. Baltici e scandinavi: chiudere tutto
Il ministro ucraino Kuleba firma il libro commemorativo al Senato ceco – Ap/Vit Simanek
Crisi ucraina Ieri e oggi a Praga in cerca di un compromesso. Francia, Germania e Italia: porte aperte a studenti, artisti e dissidenti. Baltici e scandinavi: chiudere tutto
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 31 agosto 2022
La Ue deve chiudere le frontiere ai turisti russi, come ha esplicitamente chiesto il presidente Volodymyr Zelensky, sospendendo i visti Schengen per soggiorni di breve durata? A questa domanda devono dare una risposta comune i 27 ministri degli Esteri e della Difesa, riuniti ieri e oggi a Praga, in un incontro informale convocato dalla presidenza semestrale ceca. Due tesi si oppongono e alla fine dovrebbe venire concluso un compromesso che permetta di mantenere l’unità dei 27, finora preservata dall’inizio dell’aggressione all’Ucraina. Sulla decisione finale ha la mano l’Alto rappresentante per la politica estera e di difesa Ue, Josep Borrell, che ritiene...