Internazionale
Vivere e morire nelle prigioni di Putin
Umanità in cella Record di detenuti in Russia: 486mila, pari al 7,5% della popolazione carceraria mondiale. In un «sistema» fermo all’epoca delle purghe di Stalin, crescono le denunce di violenze e soprusi: uso sistematico dell’elettroshock, omicidi impuniti da parte dei secondini
L’interno di una cella del carcere russo di Kochubeyevskoy – Ap
Umanità in cella Record di detenuti in Russia: 486mila, pari al 7,5% della popolazione carceraria mondiale. In un «sistema» fermo all’epoca delle purghe di Stalin, crescono le denunce di violenze e soprusi: uso sistematico dell’elettroshock, omicidi impuniti da parte dei secondini
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 11 settembre 2018
Yurii ColomboMOSCA
Uno stanzone spoglio. La telecamera non va subito a fuoco, poi l’inquadratura si stabilizza. Un’ammucchiata, venti contro uno. Tre secondini tengono immobilizzato un detenuto, altri sei o sette si danno il cambio per picchiarlo, scientificamente, sui genitali, sulle ginocchia, sui talloni. Altri ancora osservano e ridono. E quando l’uomo perde conoscenza, acqua gelata sul viso: che soffra da cosciente. SIAMO NEL CARCERE di massima sicurezza di Jaroslav città russa a 300 chilometri a nord-est di Mosca. Il video che documenta le torture risale all’aprile del 2017 ma è finito nelle mani di un’avvocato dei diritti umani, Irina Biryukova, solo alla...