Alias Domenica

Walter Felsenstein, fuor di metafora, all’interprete stanare la verità del testo

Modello di scena per Orphée et Eurydice di Gluck, da un disegno di Adolphe Appia, 1912Modello di scena per Orphée et Eurydice di Gluck, da un disegno di Adolphe Appia, 1912

Teatro in musica Nella Berlino distrutta e occupata dagli Alleati, le autorità militari sovietiche concessero, nel 1947, a un gruppo di cantanti e attori in cerca di un nuovo inizio, un vecchio teatro bombardato. Nacque così la Komische Oper, di cui Walter Felsenstein fu l’animatore assoluto, fino alla morte: una scelta dei suoi scritti a cura di Damiano Michieletto, «Teatro totale», Il Saggiatore

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 30 giugno 2024
Sul palcoscenico di certi teatri di provincia si possono ancora leggere, verniciate sul muro, scritte come «Silenzio! Il teatro è cosa seria». Walter Felsenstein, un nome leggendario nel mondo dell’opera, sarebbe senz’altro d’accordo: nessuno più di lui, forse, ha vissuto il teatro come un luogo sacro. Austriaco di nascita e Wilhelm Meister per vocazione, Felsenstein ha fatto una lunga gavetta tra la Germania e la Svizzera prima come attore e poi come regista sia nel teatro cantato che in quello parlato, sempre esposto alle incerte vicende politiche degli anni Trenta. Espulso nel 1938 dalla Reichtheaterkammer, l’organizzazione che controllava tutti i...

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