Internazionale
Washington punta all’accordo provvisorio con Tehran, Israele dice di no
Nucleare Washington vorrebbe congelare subito al 60% i progressi fatti dall'Iran nell’arricchimento dell'uranio. In cambio potrebbe sbloccare fondi iraniani o revocare una parte delle sanzioni. Ma Tel Aviv pone il veto e chiede il pugno duro con Tehran
Nella centrale nucleare iraniana di Bushehr
Nucleare Washington vorrebbe congelare subito al 60% i progressi fatti dall'Iran nell’arricchimento dell'uranio. In cambio potrebbe sbloccare fondi iraniani o revocare una parte delle sanzioni. Ma Tel Aviv pone il veto e chiede il pugno duro con Tehran
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 novembre 2021
Michele GiorgioGERUSALEMME
A rivelarlo su Axios è stato Barak Ravid, giornalista israeliano noto per le ottime fonti diplomatiche. A pochi giorni dalla ripresa del negoziato con Tehran per il rilancio dell’accordo del 2015 sul programma nucleare iraniano (Jcpoa), il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha discusso con il suo omologo israeliano, Eyal Hulata, l’idea di un’intesa provvisoria con l’Iran. Lo scopo sarebbe quello di guadagnare tempo ed evitare il possibile fallimento delle trattative rese più complesse dall’irrigidimento delle posizioni delle parti in causa. Ravid ha spiegato che Washington, con l’intesa provvisoria, punta a congelare al 60% i progressi fatti...