Werner Herzog, la vita, e l’opera d’arte, come performance fisica
Werner Herzog in Perù sul set del film «Fitzcarraldo», fotografia di Jean-Louis Atlan / Sygma via Getty Image
Alias Domenica

Werner Herzog, la vita, e l’opera d’arte, come performance fisica

Autobiografia da Feltrinelli Predilezione per il documentario, centralità delle riprese, dilemmi etici sull’autenticità a rischio voyeurismo... Il versante letterario del regista tedesco si arricchisce di un libro di «ricordi»: «Ognuno per sé e Dio contro tutti»
Pubblicato 12 mesi faEdizione del 3 dicembre 2023
Nel libro di conversazioni con Paul Cronin Incontri alla fine del mondo (minimum fax 2014), Werner Herzog diceva al suo interlocutore: «A volte sento che avrei dovuto scrivere di più e che potrei essere migliore come scrittore che come regista. La scrittura è una parte di me che deve essere ancora scoperta appieno». Le interviste di Cronin si erano svolte tra il 2001 e il 2002 (anno di uscita dell’edizione originale del libro), e allora la bibliografia di Herzog era piuttosto striminzita, e composta quasi del tutto dalle versioni in volume delle sceneggiature dei suoi film. Si sarebbe arricchita poco...

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