Alias Domenica
Yehoshua, messa in scena di un processo identitario
Grandi dialoghi/6 Lo scrittore israeliano sceglie, per «Il signor Mani», una forma che presuppone la presenza di un altro, di cui non si può sentire la voce
Ben Shahn, «The burial society», 1944
Grandi dialoghi/6 Lo scrittore israeliano sceglie, per «Il signor Mani», una forma che presuppone la presenza di un altro, di cui non si può sentire la voce
Pubblicato più di un anno faEdizione del 6 agosto 2023
«La punizione è il farsi della memoria», scrive Nietzsche: ovvero, soltanto in quanto accusato e convocato a dare conto delle proprie azioni, l’io può emergere. Rispondendo all’accusa, l’io si dichiara colpevole o innocente: mentre si racconta davanti a un tribunale che lo vede imputato per la sofferenza dell’altro, via via l’io si definisce. È dalla paura della punizione, dunque, che nascerebbe il racconto di sé, e di conseguenza la configurazione del proprio io. Che A. B. Yehoshua abbia costruito Il signor Mani come un’inchiesta identitaria, sviluppata in un dialogo più o meno accusatorio con l’altro e sull’altro è evidente fin...