Visioni
Yoko Ono e l’ibridazione culturale con cui cercare di fare pace
Una immagine tratta dalla mostra londinese alla Tate Modern, «Half a room» – Clay Perry @Yoko Ono
Mostre «Music of the Mind» è la grande retrospettiva ospitata fino al 1 settembre alla Tate Modern
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 5 marzo 2024
Francesco BruscoLONDRA
Quando nel 1945 gli Stati uniti intensificarono i bombardamenti su Tokyo, il ricchissimo banchiere Eisuke Ono, discendente di una lunga stirpe di samurai, fu costretto a lasciare tutto e rifugiarsi con la famiglia in una capanna di campagna. Lì, i piccoli Yoko e Keisuke erano soliti sdraiarsi a terra e guardare il cielo da un buco nel tetto. Lei gli chiedeva cosa volesse per cena, invitandolo a immaginarlo, e questo lo rendeva felice. Yoko l’ha sempre definita la sua prima opera d’arte concettuale. Bisogna partire da qui per provare a comprendere le radici psicologiche e filosofiche alla base del processo...